Saluto del Parroco

Carissimi,
giunge anche quest’anno come tempo di grazia la festa di Sant’Antonio di Padova, nostro Patrono. La sua storia e figura nei giorni di preghiera e festa possano farci nascere nel cuore il desiderio di Dio e del suo regno: non è cosa scontata!
Sant’Antonio è il sedotto da Dio e non dal mondo. La nostra cultura sempre più ci induce a vivere di corsa, a rimandare la soddisfazione dei nostri bisogni più profondi, bisogni vitali, di pienezza di vita alla luce del vangelo. La velocità non è molto amica della profondità. In una cultura della seduzione nella quale siamo immersi conta soltanto quello che percepiscono i nostri sensi: vengono coltivate le apparenze ed è anteposto il sembrare all’essere.
La predicazione chiara, forte e convincente di Sant’Antonio ha evangelizzato in primo luogo i sensi della gente dell’epoca, condizionandone certamente in positivo i pensieri e l’operatività delle scelte. Lo Spirito di Dio continua ad operare anche nella cultura attuale, nonostante si tenti di soffocarlo con una cultura che i sociologi definiscono della seduzione. La nostra sfida – e in questo ci aiuti Sant’Antonio – non consisterà nel fuggire dalla realtà ma nell’avvicinarci piuttosto ad essa con tutti i nostri sensi ben aperti per riconoscere dove e come è presente Dio nell’ordinarietà del tempo:
Il prossimo, gli amici, le cerimonie religiose, la bellezza del mondo non diventano irreali dopo il contatto diretto dell’anima con Dio, anzi è proprio allora che diventano reali le cose che prima erano soltanto sogni” (Simone Weil).
Quando vi capiterà di sostare davanti all’immagine del Santo Patrono per pregarlo, non concentratevi sul vostro sguardo verso di Lui, ma piuttosto sul Suo verso il vostro: sarà lo sguardo di Gesù che riconoscerete e che vi fissa e vi ama attraverso quello di Sant’ Antonio. Buona festa!
Vostro
Don Lorenzo Melle
Programma civile e religioso
Il Comitato organizzatore