inmovimentoAll’inizio dell’estate, come gruppo di cittadini, davamo vita a “In Movimento”. Una sfida che qualcuno considerò folle: dare voce a chi in questi anni aveva dato fiducia a quell’area politica che ha visto insieme moderati e progressisti, e che negli ultimi anni era andato via deluso, e arrabbiato, per i silenzi e l’immobilismo per troppo tempo offerti dai partiti di quell’area. In questi primi mesi abbiamo posto all’attenzione dell’opinione pubblica cittadina, rivolgendoci direttamente ai cittadini senza mediazioni e spesso inascoltati dalla classe politica, argomenti che riteniamo importanti: la salute, la trasparenza, la sicurezza dei più piccoli, la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e storico, le tasse.
Siamo nati mentre la città iniziava ad attraversare uno dei momenti più bassi e grigi dal punto di vista politico: un fallimento amministrativo da parte del centrodestra al governo cittadino, l’avvento di un deprimente clima di attacchi reciproci e personali tra quei gruppi politici che pur dal 2010 avevano condiviso tutte le scelte di governo della città d’amore e d’accordo e condividendone entusiasticamente tutte le responsabilità.
Dall’altra parte? Sostanzialmente il vuoto. Quello che sarebbe dovuto essere il perno del centrosinistra, il Pd, assente da tre anni dalla scena politica locale, sostanzialmente commissariato, senza un segretario, senza una linea politica, persino senza iscritti. Abbandonato a se stesso. Con le altre realtà dell’opposizione in difficoltà nel dare rappresentanza complessiva a quei tanti cittadini delusi dal centrosinistra. Di fronte a tutto ciò, con un’atmosfera già da campagna elettorale, da cittadini di centrosinistra non potevamo restare a guardare. Non potevamo accettare la prospettiva ormai diffusa che la sfida elettorale comunale da qui a 15 mesi, che qualcuno pronostica tra le due destre cegliesi, (le due facce della stessa medaglia) diventasse realtà, a causa dell’inerzia e del torpore di chi avrebbe dovuto rappresentare l’alternativa politica, culturale e di governo ad entrambe ma che ha invece in buona parte abbandonato il campo, in silenzio.
Qualcuno ci ha definiti “rottamatori”. Non lo siamo. La rottamazione presuppone la distruzione di qualcosa, noi invece vogliamo rinnovare e ricostruire il centrosinistra, con un taglio netto al passato. Non siamo un partito, siamo un movimento di opinione, un gruppo di cittadini senza tessere, senza correnti, senza padrini politici. Lontani cioè dai riti dei partiti tradizionali che pur rispettiamo e con cui siamo disposti a dialogare e confrontarci, pur rimanendo una cosa diversa e distante. Ma, se dialogo deve esserci, dovrà esserlo solo a condizioni imprescindibili: un rinnovamento radicale nei vertici politici e un’apertura alla città, oltre i soliti volti e le solite gerarchie di partito. Siamo stanchi di vedere da anni le stesse facce, sentire gli stessi discorsi, le solite promesse, i soliti discorsi politici. Sempre uguali a se stessi. Qui serve gente nuova, capace e perbene, senza suggeritori alle spalle, e che abbia davvero la volontà di dare una svolta a questa città, risvegliarla dal sonno della politica, risollevarla e farla tornare davvero a volare.
Disponibilità dunque al dialogo e chiusura totale invece verso chi ha la responsabilità politica di aver addormentato e silenziato il centrosinistra cegliese negli ultimi anni. Solo su questa discriminante fondamentale e imprescindibile, siamo disposti a dialogare e a creare un’alternativa politica, culturale e di governo per la città. Andando anche oltre gli schemi consolidati delle appartenenze politiche, oltre lo stesso centrosinistra. Vogliamo superare le barriere delle discipline di partito, parlare a tutta la città, rimanendo coerenti con le nostre idee e non annacquandole alla fonte delle convenienze.
Ci rivolgiamo a chi ha creduto e crede nel centrosinistra, quello vero della gente, ma anche ai tanti cittadini che si riconoscono in altre altre culture politiche che hanno l’orgoglio di non rassegnarsi a svendere i loro valori, i loro ideali, la loro storia sull’altare degli scontri personali a destra che stanno avvelenando il dibattito politico locale. A coloro che credono che sia possibile costruire insieme, pur in quelle che qualcuno considera diversità, un grande progetto per la città basato sui problemi concreti delle persone, un nuovo modo di fare politica che unisca tutti i cittadini, i giovani, le realtà associative e del mondo lavorativo che amano Ceglie e che vogliono un cambiamento profondo che riporti un clima politico sereno e costruttivo. Vogliamo dare voce all’altra Ceglie, quella che non ci sta ad assistere in silenzio al suo declino, una città diversa e migliore.
E’ il momento del coraggio e del cambiamento. Guardiamo e valorizziamo ciò che ci unisce, superiamo gli steccati ideologici che fino ad oggi probabilmente ci hanno diviso. L’alternativa per cui vogliamo impegnarci è quella di una grande alleanza civica di cambiamento e di rinnovamento per la città. Tornando a parlare il linguaggio delle persone, dei loro problemi, della loro vita quotidiana. Tornando tra la gente.
Su questo continueremo a impegnarci e su questo siamo disposti a confrontarci, con chiunque condivida questa posizione, partiti compresi. Consapevoli che se, smarrite le buone intenzioni già viste in altre “primarie” passate, nulla in realtà si sarà realmente mosso, continueremo comunque, insieme ai cittadini, il percorso su cui già ci siamo incamminati. Dando voce a quella città vera, quella che non è più disposta a dover subìre sulla propria pelle i giochini della “politichetta”, dei soliti volti, quella città che non urla ma che non per questo non avrà modo di farsi sentire. Quella che vuole con orgoglio portare il suo contributo per scrivere una nuova importante pagina di cambiamento per la nostra comunità.
Vogliamo far respirare a Ceglie un’aria nuova. Insieme.

COMUNICATO STAMPA CEGLIE IN MOVIMENTO

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